- Anche i cittadini stranieri residenti in Italia devono avere un proprio codice fiscale.
- Il codice fiscale per stranieri è simile a quello per italiani.
- Disporre del codice fiscale è utile per avviare delle pratiche, chiedere di aprire un conto in banca, chiedere assistenza sanitaria.
Il codice fiscale, in Italia, è lo strumento principe per identificare le persone fisiche, almeno dal punto di vista fiscale. A questa prassi non sfuggono nemmeno coloro che sono nati all’estero. Quando uno straniero arriva in Italia, magari per ricongiungersi con i familiari, e presenta la domanda di ingresso, lo Sportello Unico per l’Immigrazione attribuisce immediatamente un codice fiscale.
Questa operazione viene effettuata collegandosi telematicamente con l’Anagrafe tributaria. Il passo successivo, quando lo straniero viene convocato allo stesso sportello, viene rilasciato il certificato di attribuzione del codice fiscale.
Ma cosa serve e come si calcola il codice fiscale per gli stranieri? Rispondiamo al volo a questa domanda. Non importa se il cittadino sia italiano o straniero. Questo strumento identificativo serve per compiere un qualsiasi atto per il quale sia necessario essere in possesso di una posizione fiscale: affittare un appartamento, comprarlo. O più semplicemente per stipulare un contratto con il fornitore di energia elettrica o con quello del gas.
Il codice fiscale per gli stranieri, sostanzialmente, si calcola nello stesso modo nel quale viene generato quello dei cittadini italiani. A differenza di questi ultimi, però, invece di utilizzare il codice catastale del comune di nascita, per quanti siano nati all’estero si prende in considerazione il codice dello Stato di nascita, contenuto all’interno di un apposito elenco.
Codice fiscale: come funziona
In estrema sintesi, il codice fiscale è quello strumento che permette di identificare le persone fisiche ed i soggetti diversi dalle persone fisiche in tutti i rapporti che questi devono intrattenere con la Pubblica Amministrazione e gli enti.
Il codice fiscale è costituito da sedici caratteri alfanumerici, indipendentemente che appartenga ad un cittadino italiano o ad uno straniero. Entrando un po’ di più nel dettaglio è costituito da:
- tre caratteri alfabetici, che corrispondono alle prime tre consonanti del cognome. Nel caso in cui ci siano meno di tre consonanti, si integra con le prime vocali. Se il cognome è composto solo e soltanto da due caratteri, il terzo sarà una X;
- altri tre caratteri alfabetici, che corrispondono alle prime tre consonanti del nome. Nel caso in cui nel nome ci siano più di tre consonanti, si prendono la prima, la terza e la quarta consonante.
- il settimo e l’ottavo carattere sono costituiti da due numeri, che corrispondono alle ultime due cifre dell’anno di nascita;
- segue una lettera, che corrisponde al mese di nascita;
- i successivi due numeri corrispondono al giorno di nascita. Per i soggetti di sesso femminile, questo numero è aumentato di 40;
- i caratteri che sono contenuti dalla posizione 12 alla 15 contengono il codice catastale del comune di nascita. O dello Stato straniero;
- l’ultimo, ma non meno importante, carattere ha una semplice funzione di controllo.
Codice fiscale per stranieri: il cognome
Adesso soffermiamoci sul codice fiscale per gli stranieri. Nel caso in cui il cognome sia composto da più parti o se queste sono separate o interrotte, viene considerato come se non ci fossero delle interruzioni. Nel caso in cui il cognome dovesse contenere tre o più consonanti, quelle che devono essere prese in considerazione sono:
- prima consonante;
- seconda consonante;
- terza consonante.
Quando, invece, ci dovessero essere solo due consonanti, i tre caratteri da prendere in considerazione sono:
- prima consonante;
- seconda consonante;
- prima vocale.
Il cognome potrebbe essere costituito da una sola consonante e da due vocali: in questo caso si devono prendere in considerazione la consonante e la prima e la seconda vocale. Se il cognome è costituito unicamente da una consonante e da una vocale, si prendono entrambi e si aggiunge una X come terzo carattere. Se invece il cognome fosse costituito solo da due vocali, si prendono entrambe ed il terzo carattere è costituito dalla lettera X.
Codice fiscale per stranieri: il nome
Nel caso in cui il nome dovesse contenere quattro o più consonanti, nel codice fiscale dovranno essere riportati la:
- prima consonante;
- terza consonante;
- quarta consonante.
Nel caso in cui in invece ci siano solo tre consonanti, saranno utilizzate tutte e tre. Se invece il nome è composto da:
- due consonanti: i caratteri inseriti sono le prime due consonanti seguite dalla prima vocale;
- una consonante e due vocali: vengono utilizzati tutti e tre i caratteri, nell’ordine in cui compaiono nel nome;
- un consonante ed una vocale: vengono utilizzate entrambi e si aggiunge come terzo carattere una X.
Codice fiscale: data e luogo di nascita
Per quanto riguarda la data di nascita si seguono le stesse regole che valgono per i cittadini italiani. L’anno di nascita viene rappresentato dalle ultime due cifre di quello in cui il diretto interessato è nato. Ogni singolo mese viene contraddistinto da una lettera, seguendo questo elenco:
- A: gennaio;
- B: febbraio;
- C: marzo;
- D: aprile;
- E: maggio;
- H: giugno;
- L: luglio;
- M: agosto;
- P: settembre;
- R: ottobre;
- S: novembre;
- T: dicembre.
Per il giorno di nascita viene indicato quello effettivo per gli uomini, a cui dovrà essere inserito uno zero iniziale per i giorni compresi dal primo al nono. Per le donne il giorno di nascita viene aumentato di 40 unità.
Come indicare lo Stato estero di nascita
Per quanto riguarda i cittadini che sono nati all’estero, i quattro caratteri che servono ad indicare la nazione sono costituiti da un carattere alfabetico, che è sempre Z, a cui seguono tre caratteri numerici, secondo una tabella stabilita dall’Agenzia delle Entrate.
L’ultimo carattere del codice fiscale, il sedicesimo, ha la funzione di controllo e serve per verificare che i primi quindici caratteri siano stati trascritti correttamente. In questo caso verrà convertito un valore numerico, basato su particolari tabelle, a seconda che ciascuno dei 15 caratteri occupi una posizione di ordine pari o una posizione di ordine dispari.
Codice fiscale – Domande frequenti
Sostanzialmente nello stesso modo di quello per gli italiani. Con la differenza che invece del Comune di nascita, si inserisce lo Stato nel quale è nato il diretto interessato.
Nel caso in cui il cognome fosse costituito solo e soltanto da due lettere, si aggiungerà una X.
Al posto del numero catastale dei Comuni di nascita. In questo caso c’è un apposito elenco redatto dall’Agenzia delle Entrate: alle tre cifre di questo elenco, si aggiungerà sempre una Z iniziale.