Calcolo Interessi Moratori

Come funziona il calcolo degli interessi moratori, qual è il tasso fisso e da quando decorrono nel caso di mancato pagamento

Calcolo interessi moratori

Importo €:
Data Iniziale:
Data Finale:
Maggiorazione per cessione di prodotti agricoli e agroalimetari: Art. 62, comma 3, D.L. 1/2012: “cessione di prodotti agricoli e agroalimetari”

Cosa sono gli interessi di mora

Gli interessi moratori (o di mora) sono uno strumento di tutela che viene applicato da un creditore su un soggetto debitore, quindi insolvente, che è in ritardo nel pagamento di una rata (per esempio quella del mutuo) o non ha restituito una data somma di denaro. 

La mora è, dunque, una sanzione prevista qualora non si rispettasse la scadenza di un pagamento, oppure si smettesse di corrisponderlo – come potrebbe accadere nel caso di mancato versamento dei canoni di locazione. 

Corrisponde a un interesse che serve a rimborsare al creditore il danno subito per non aver ricevuto quanto dovuto. Nel corso degli ultimi 5 anni gli interessi di mora non hanno subito variazioni, come riportato nella tabella che segue. 

Storico interessi di mora 2018-2022

PeriodoTasso interesse
01-01-2018/30-06-20188,00%
01-07-2018/31-12-20188,00%
01-01-2019/30-06-20198,00%
01-07-2019/31-12-20198,00%
01-01-2020/30-06-20208,00%
01-07-2020/31-12-20208,00%
01-01-2021/30-06-20218,00%
01-07-2021/31-12-20218,00%
01-01-2022/30-06-20228,00%

Come si calcolano gli interessi di mora 2022

Come si fa il calcolo degli interessi moratori? Si basa sull’applicazione di una formula, attraverso la quale si potrà conoscere l’importo dovuto nell’ipotesi di eventuali morosità. 

Formula calcolo interessi moratori: Importo Dovuto * Tasso di Mora * Numero di giorni di interessi maturati/365 giorni

Ecco alcune precisazioni in merito:

  • 365 è un numero che viene utilizzato anche nel caso degli anni bisestili, in cui i giorni sono in realtà 366;
  • il tasso di mora può subire variazioni: nel caso di un mutuo, ogni singola banca può infatti prevedere un interesse differente. 

Il tasso di mora applicato dalle banche deve rispettare le leggi antiusura, ovvero non deve superare il tasso stabilito dalla legge, pari all’8%, percentuale calcolata in base alla regola per la quale gli interessi di mora corrispondono al tasso BCE più massimo 8 punti percentuali.  

Su Calcolo Andreani avrai la possibilità di calcolare gli interessi moratori:

  • indicando l’importo da pagare, la data di decorrenza e di fine del ritardo o del mancato pagamento, l’eventuale maggiorazione per cessione di prodotti agricoli e agroalimentari;
  • cliccando su Avvia

Calcolo interessi moratori: da quando decorrono

La decorrenza del calcolo degli interessi di mora varia in relazione al singolo istituto di credito. Di base, la mora scatta dal primo giorno di ritardo, con differenziazioni che vengono specificate in fase di sottoscrizione del contratto. 

In genere, l’interesse di mora applicato dalle banche viene maggiorato di una percentuale compresa tra i 2 e i 4 punti rispetto al tasso iniziale. Più nel dettaglio:

  • per il mancato pagamento di una sola rata, il tasso di mora potrà essere compreso tra il 5% e il 7%;
  • nel caso di istituti meno tolleranti, potrebbe essere applicato il tasso più elevato, quindi quello dell’8%. 

Al crescere dei giorni di ritardo, aumenterà anche l’importo della sanzione. Il debito con annessi interessi potrà essere saldato dal debitore anche con acconti a scalare. 

Quando si calcolano gli interessi di mora?

In caso di ritardato o mancato pagamento di una rata o una fattura, il creditore avrà 30 giorni di tempo dalla scadenza per inviare al debitore una lettera di richiamo

Trascorsi i 30 giorni, qualora la rata non fosse ancora stata saldata, scatterebbe in automatico la fase moratoria. Non sarà possibile patteggiare, ma si dovrà pagare la mora per tutti i giorni di ritardo. 

Quando non sono dovuti gli interessi di mora?

L’unico caso in cui un debitore può provare a evitare il pagamento degli interessi moratori è rappresentato da una causa giustificativa in cui si riesca a dimostrare che l’errore è stato della banca o dell’istituto finanziario. 

Potrebbe essersi trattato di:

  • un errore nel server che ha impedito a un pagamento automatico di andare a buon fine;
  • una dimenticanza della banca nella registrazione del pagamento, oppure un errore di comunicazione. 

Ipotesi simili dimostrano che il cliente non fosse intenzionato a non pagare, ma che si è trattato effettivamente di un errore. Non sarà dunque prevista alcuna sanzione moratoria, ma si dovrà provvedere con il pagamento repentino di quanto dovuto. 

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